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Bisaccia, la "gentile" dell'Alta Irpinia
Definita “la gentile” da Francesco De Sanctis, Bisaccia è un luogo dal fascino arcaico e dalla profonda cultura storica. La sua Cattedrale e il maestoso Castello Ducale raccontano una storia antica, semplice ma al tempo stesso potente e suggestiva.
Situata nell’Alta Irpinia, a 860 metri sul livello del mare, Bisaccia conta 3.799 abitanti e si trova a 85 km da Avellino. Il suo territorio si estende per 37,19 km² e confina con i comuni di Andretta, Aquilonia, Calitri, Guardia Lombardi, Lacedonia, Scampitella e Vallata. L’origine del nome sembrerebbe derivare dal latino *Bi Saccus*, riferendosi alla tracolla usata sugli animali da soma. Gli abitanti, detti bisaccesi, celebrano Sant’Antonio da Padova come loro patrono.
La storia di Bisaccia è antichissima, legata alla lavorazione della lana e all’allevamento del bestiame. I numerosi ritrovamenti archeologici attestano la presenza di una civiltà preistorica già nel 2300 a.C. e, dal VII secolo a.C., il territorio era un importante crocevia commerciale lungo la “via della lana”, che collegava il golfo di Manfredonia a quello di Salerno.
Il borgo medievale viene menzionato per la prima volta nel 1087, in un documento che cita Roberto, Signore di Bisaccia. Nei secoli successivi, il territorio fu attraversato da dominazioni romane, longobarde e normanne, fino al 1230, quando passò alla famiglia Contigli. Tuttavia, l’imperatore Federico II sottrasse loro il feudo e fece ricostruire il Castello Ducale, quasi completamente distrutto dal terremoto del 1198, utilizzandone i sotterranei come prigione. Nei secoli successivi, Bisaccia conobbe il dominio spagnolo, austriaco e borbonico.
Come molti altri comuni dell’Irpinia, anche Bisaccia è stata segnata da devastanti terremoti. Tra i più distruttivi si ricordano quelli del 1456, del 1694 (che rase al suolo tutte le chiese e oltre duecento abitazioni), del 1732 e del 1980.
Oggi, Bisaccia rappresenta un affascinante connubio tra storia, natura e tradizione, custodendo il suo passato con orgoglio e offrendo ai visitatori un’esperienza autentica nel cuore dell’Irpinia.