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Cenni sotrici del Comune di Monteverde
Arroccato tra le valli dell’Ofanto e dell’Osento, nell’estremo orientale della provincia di Avellino, Monteverde è un affascinante borgo dell’Alta Irpinia che custodisce oltre 4.000 anni di storia. Le sue origini risalgono al Neolitico, come testimoniano i reperti litici rinvenuti in località Serro della Croce. Tra il IV e il III secolo a.C., sorse un insediamento irpino fortificato, successivamente distrutto dai Romani e dai Lucani nel 293 a.C. I superstiti trovarono rifugio nelle grotte del Serro del Castello, continuando a lasciare tracce di una resilienza senza tempo.
Nel Medioevo, Monteverde divenne sede di una piccola comunità diocesana legata alla vicina Carbonara (oggi Aquilonia) e passò sotto il dominio normanno nel 1059, con Goffredo come primo signore. Il nome attuale ha origini latine: Mons Viridis, ovvero “monte verde”, in omaggio al paesaggio rigoglioso che lo circonda.
Oggi Monteverde è riconosciuto come il “borgo più accessibile d’Italia” e fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia. Con i suoi 771 abitanti, si trova a 740 metri sul livello del mare e offre un centro storico suggestivo, ricco di scorci panoramici e atmosfere d’altri tempi. Il territorio comunale si estende per oltre 39 km² e confina con Aquilonia, Lacedonia e Melfi.
Monteverde è anche un luogo dove si celebrano i sapori della terra: intrecci di lieviti, luppoli e malti raccontano un’identità gastronomica autentica, da condividere tra amici. Un angolo d’Irpinia dove il passato si fonde con la natura e l’ospitalità, regalando un’esperienza unica a chi lo visita.
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