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Cenni Storici di Morra De Sanctis
Il Comune di Morra De Sanctis, situato nel cuore dell’Alta Irpinia, affonda le sue radici in un passato ricco e affascinante, che affiora ancora oggi tra le pietre del suo borgo medievale, i reperti archeologici e le antiche architetture.
Sebbene non sia possibile stabilire con esattezza il periodo in cui sorsero i primi insediamenti nel territorio comunale, le importanti scoperte archeologiche effettuate in località Piano di Cerasuolo (Chànu Cirasùlu nel dialetto locale) testimoniano la presenza umana sin dal VII secolo a.C., con reperti riconducibili alla civiltà di Oliveto Citra–Cairano.
Nel Medioevo, Morra De Sanctis fu teatro di eventi drammatici: incursioni nemiche e tre violenti terremoti, verificatisi tra il IX e l’XI secolo, determinarono trasformazioni profonde nella struttura e nell’assetto del borgo. In questo periodo, divenne uno dei castelli fortificati posti a difesa del Gastaldato di Conza, assumendo un ruolo strategico nella rete difensiva del territorio.
Nel corso dei secoli, il feudo passò nelle mani di alcune tra le più importanti famiglie nobiliari del Regno di Napoli: i Morra, gli Zurlo, i Caracciolo e nuovamente i Morra, che lo amministrarono fino all’abolizione della feudalità nel 1806.
Nel 1934, il Comune, precedentemente denominato Morra Irpina, assunse ufficialmente il nome attuale in onore del suo più illustre cittadino, Francesco De Sanctis, scrittore, critico letterario e statista di rilievo nazionale, la cui memoria è profondamente intrecciata con l’identità locale.
Morra De Sanctis è oggi un crocevia tra storia e letteratura, un borgo che custodisce stradine, vicoli e scorci paesaggistici incorniciati da una natura rigogliosa e dominati dalla presenza imponente del suo antico castello.
Il Comune si estende su una superficie di 30,41 km², conta 1.197 abitanti ed è situato a 863 metri di altitudine, a circa 62 km da Avellino. Confina con i comuni di Andretta, Conza della Campania, Guardia Lombardi, Lioni, Sant’Angelo dei Lombardi e Teora, ed è attraversato dal fiume Ofanto, che ne ha accompagnato la storia nei secoli.
Il toponimo “Morra” sembra derivare da un termine che indica una “altura”, un “monticello” o un “cumulo di pietre”, mentre l’aggiunta “De Sanctis” rende omaggio al grande pensatore morrese. Gli abitanti sono detti morresi e il patrono del paese è San Rocco, celebrato con profonda devozione dalla comunità locale.
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