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Cenni storici del Comune di Sant'Angelo dei Lombardi
Situato nel cuore dell’Alta Irpinia, a 870 metri sul livello del mare, Sant’Angelo dei Lombardi è un comune di 4.110 abitanti che custodisce una storia antica e un patrimonio culturale di straordinaria ricchezza. Il territorio comunale si estende per 55,11 km² ed è attraversato dal fiume Ofanto. Confina con i comuni di Guardia Lombardi, Lioni, Morra De Sanctis, Nusco, Rocca San Felice, Torella dei Lombardi e Villamaina, offrendo un contesto paesaggistico unico, caratterizzato da sorgenti, colline e viste panoramiche mozzafiato.
Le origini del paese si intrecciano con quelle delle antiche città di Compsa (l’attuale Conza della Campania) e Aeclanum (Mirabella Eclano). Il ritrovamento di reperti archeologici ed epigrafi testimonia la presenza umana sul territorio già in epoca classica, rendendo Sant’Angelo un’area di interesse storico-archeologico.
Nel Medioevo, il borgo si sviluppò intorno a un castello eretto a scopo difensivo lungo il confine del Gastaldato di Conza. Con la conquista di Salerno da parte di Roberto il Guiscardo nel 1076, Sant’Angelo assunse un ruolo di rilievo, divenendo sede diocesana. In epoca angioina, durante il regno di Giovanna II d’Angiò, il feudo fu affidato alla nobile famiglia Caracciolo, che contribuì allo sviluppo del borgo.
Nel corso dell’Ottocento, la popolazione santangiolese prese parte attiva ai moti risorgimentali, dimostrando un forte spirito patriottico. Dopo l’Unità d’Italia, Sant’Angelo dei Lombardi assunse un ruolo amministrativo di primo piano, divenendo capoluogo dell’omonimo circondario della Provincia di Avellino, funzione che mantenne dal 1861 al 1926.
Oggi Sant’Angelo si presenta come un centro medievale di grande fascino, adagiato su un colle ricco di sorgenti naturali. Il suo centro storico, impreziosito da portali in pietra e scorci suggestivi, conduce il visitatore alla scoperta di veri e propri tesori architettonici, tra cui il Castello degli Imperiale e, soprattutto, la maestosa Abbazia del Goleto: un luogo spirituale di rara bellezza, la cui struttura aperta verso il cielo regala emozioni profonde e silenziose.
Il nome del paese riflette la devozione per il suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo, mentre il termine "dei Lombardi" richiama le origini longobarde del borgo. Gli abitanti, chiamati santangiolesi, sono custodi fieri di una comunità accogliente, intrisa di tradizione, cultura e impegno civile.
Visitare Sant’Angelo dei Lombardi significa camminare tra storia e natura, incontrare una comunità viva e partecipativa, scoprire paesaggi di rara bellezza e immergersi in un patrimonio che parla di fede, arte e memoria. È un invito a conoscere un luogo autentico, dove ogni passo racconta una storia.
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