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Conza della Campania, conosciuta anche come la "Fenice d'Irpinia", è un comune che ha saputo rinascere dalle sue ceneri. Colpita e rasa al suolo ben tre volte dai terremoti, ogni volta è stata ricostruita con determinazione, conservando intatta la sua essenza storica e culturale. Il paese è un luogo sorprendente, che mescola storia, natura e tradizioni, ed è particolarmente noto per la sua grande biodiversità.
Il comune si trova nell'area dell'Alta Irpinia, a 440 metri sul livello del mare e a 68 km da Avellino. Con una superficie di 51,64 km², è un paese di 1.289 abitanti, che confina con Andretta, Cairano, Caposele, Castelnuovo di Conza, Morra De Sanctis, Pescopagano, Sant'Andrea di Conza e Teora. Il territorio è attraversato dal fiume Ofanto e si affaccia sulla diga di Conza, un paesaggio che unisce bellezza naturale e ricchezze storiche.
L’etimologia del nome "Conza" deriva da "Compsa", l’antica città che un tempo dominava la zona. Sant'Erberto, venerato come patrono, è un simbolo per la comunità. Il paese custodisce anche il Parco archeologico di Compsa, testimone delle antiche civiltà che hanno abitato la zona, e l’oasi WWF del Lago di Conza, che rappresenta una delle aree protette più importanti per la conservazione della fauna e della flora locali.
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